Perché una ritorsione europea sui servizi USA sarebbe impraticabile

Introduzione

L’ipotesi di un’imposizione di dazi o altre forme di ritorsione da parte dell’Unione Europea sui servizi digitali offerti dalle aziende statunitensi è stata recentemente al centro del dibattito politico ed economico. Tuttavia, mentre alcuni vedono questa opzione come un tentativo di ristabilire un equilibrio commerciale, una valutazione approfondita mostra come un simile approccio sia altamente impraticabile e potenzialmente dannoso per le stesse aziende europee.

La dipendenza europea dai servizi digitali statunitensi

Le aziende europee, sia grandi che piccole, si affidano pesantemente ai servizi digitali forniti dalle Big Tech americane. Tra questi spiccano:
– Cloud computing (Azure, AWS, Google Cloud): essenziale per le infrastrutture IT aziendali.
– Sistemi di pubblicità digitale (Google Ads, Meta Ads): fondamentali per il marketing e l’acquisizione di nuovi clienti.
– Piattaforme di collaborazione (Microsoft 365, Google Workspace): strumenti centrali per la produttività e la comunicazione interna.

Secondo un rapporto del McKinsey Global Institute, oltre il 75% delle aziende europee utilizza almeno un servizio di cloud computing fornito da un’azienda statunitense, mentre il 60% dichiara che una significativa riduzione della disponibilità di tali servizi comprometterebbe gravemente le loro operazioni quotidiane.

Implicazioni economiche di eventuali dazi o limitazioni

L’introduzione di dazi o restrizioni sui servizi digitali provenienti dagli Stati Uniti implicherebbe diverse conseguenze negative:
– Aumento dei costi operativi: Le aziende europee vedrebbero un incremento nei costi operativi, sia per via di dazi diretti che per la necessità di migrare verso soluzioni alternative.
– Perdita di competitività: Le imprese che operano nei mercati globali rischierebbero di perdere terreno rispetto ai concorrenti.
– Ritorsioni commerciali dagli Stati Uniti: Gli USA potrebbero imporre restrizioni su prodotti europei di alta qualità come quelli automobilistici, agricoli o farmaceutici, causando un danno ancora maggiore all’economia europea.

Un mercato digitale europeo insufficiente

Nonostante i progressi degli ultimi anni, l’Europa non dispone ancora di alternative solide e competitive ai servizi americani. Progetti ambiziosi come Gaia-X, l’iniziativa europea per il cloud sovrano, non sono ancora in grado di offrire la stessa scalabilità, affidabilità e flessibilità dei servizi statunitensi.

Inoltre, molte start-up europee si basano su piattaforme di sviluppo americane per crescere rapidamente e accedere ai mercati globali. Qualsiasi misura restrittiva rischierebbe di soffocare l’innovazione anziché incentivarla.

Conclusione

Sebbene l’idea di una ritorsione europea sui servizi digitali statunitensi possa apparire come una mossa comprensibile in risposta a politiche commerciali aggressive da parte degli USA, un’analisi più approfondita rivela quanto sarebbe controproducente. L’Europa, piuttosto che optare per misure punitive, dovrebbe concentrarsi sulla promozione della propria sovranità digitale attraverso investimenti, innovazione e cooperazione internazionale.

Fonti

FonteLink
McKinsey Global Institutehttps://www.mckinsey.com/mgi/overview
European Commission – Digital Strategy Reportshttps://digital-strategy.ec.europa.eu/en/library
Gaia-X Official Websitehttps://www.gaia-x.eu/

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